Sia che siano strapazzate, fritte, alla coque o in camicia, le uova sono un alimento fondamentale nella dieta di milioni di persone. Non c’è da stupirsi: vengono considerate un “alimento ad alto valore nutritivo”, poiché rappresentano una fonte di proteine di altissima qualità, grassi salutari, vitamine e minerali essenziali. Tuttavia, il consumo di uova può comportare rischi per la salute se non vengono conservate e manipolate correttamente. Una gestione scorretta espone al rischio di contrarre batteri pericolosi, come la Salmonella. Negli ultimi anni, i casi di salmonellosi sono aumentati nei Paesi dell’Unione Europea e nel Regno Unito. Tra il 2023 e il 2025, le autorità europee hanno registrato 509 contagi nel continente, causati da diversi sierotipi di Salmonella enterica.
I sintomi della salmonellosi e come prevenirla
Questa infezione ha conseguenze spiacevoli. Dopo un periodo di incubazione che può arrivare fino a 6 giorni, la Salmonella provoca sintomi simili a quelli della gastroenterite:
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Diarrea
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Crampi addominali
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Febbre
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Nausea e vomito
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Brividi
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Mal di testa
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Disidratazione
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In alcuni casi, sangue nelle feci o artrite reattiva
Per evitare il contagio, l’Agenzia Italiana per la Sicurezza Alimentare (AISA) ha emesso alcune raccomandazioni su come conservare le uova in casa.
Conservazione: sempre in frigorifero
Sebbene in molti supermercati italiani le uova vengano esposte a temperatura ambiente, è consigliabile conservarle in frigorifero una volta portate a casa.
La normativa europea prevede che nei negozi siano vendute non refrigerate, per evitare sbalzi termici durante il trasporto verso le abitazioni. Tuttavia, una volta a casa, l’AISA consiglia di riporle a una temperatura inferiore ai 10°C. Questa pratica non solo ne prolunga la durata di conservazione (fino a 28 giorni dalla deposizione), ma riduce anche il rischio di contaminazioni e intossicazioni alimentari.
Se si preferisce tenerle fuori dal frigorifero, è fondamentale evitare sbalzi di temperatura: non lasciarle al sole, in auto o vicino a fonti di calore come il forno o il microonde.
Non lavare le uova
L’AISA ricorda che le uova non devono essere lavate. Anche se alcune persone lo fanno per rimuovere impurità, il guscio funge già da barriera protettiva contro agenti esterni. “Lavare le uova può danneggiare il guscio, facilitando l’ingresso di batteri”, spiegano dall’AISA.
Se l’uovo presenta tracce di sporco, è meglio pulirlo solo al momento dell’uso, non prima di conservarlo.
Consigli per la cottura e la manipolazione
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Non usare il guscio per separare tuorlo e albume: meglio un cucchiaio, una ciotola o le mani pulite.
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Romperle in un contenitore separato prima di utilizzarle, per evitare contaminazioni.
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Non lasciarle fuori dal frigo troppo a lungo prima dell’uso. Se servono a temperatura ambiente (es. per dolci), tirarle fuori solo al momento della preparazione.
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Dopo la cottura, riporle in frigorifero entro breve tempo.
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Conservarle nella confezione originale, senza trasferirle in altri contenitori, per mantenere traccia di data di scadenza e lotto in caso di problemi sanitari.